Il papillomavirus umano (HPV) è un virus comune che colpisce la cute e le mucose. Si conoscono oltre 200 tipi di HPV, di cui alcuni sono responsabili di patologie gravi, come il cancro della cervice uterina e altre neoplasie anogenitali. Tuttavia, alcuni ceppi dell'HPV sono direttamente collegati a una patologia rara ma complessa: la papillomatosi respiratoria ricorrente (RRP). E’ interessante sapere che una percentuale variabile tra il 70 e l’85% della popolazione adulta non vaccinata presenta anticorpi contro l’HPV. Il contatto HPV- uomo avviene quindi frequentemente: come mai, a fronte di questo, è una patologia rara e come avviene la trasmissione del virus?
Cosa è l'HPV e come si trasmette?
L’HPV si trasmette principalmente tramite contatto diretto con la pelle o le mucose infette. Le modalità di trasmissione variano in base al tipo di HPV:
Trasmissione sessuale: Questa è la via di trasmissione più comune per la maggior parte dei ceppi di HPV, soprattutto quelli associati a patologie anogenitali. Nel caso della papillomatosi respiratoria ricorrente il contagio avverrebbe durante il sesso orale.
Trasmissione non sessuale: Il contatto diretto con superfici contaminate, come nel caso di tagli o abrasioni, può facilitare l’ingresso del virus.
Tuttavia, uno dei meccanismi più particolari e meno conosciuti riguarda la trasmissione verticale da madre a figlio durante il parto, che è direttamente collegata alla papillomatosi respiratoria ricorrente nei bambini.
Papillomatosi Respiratoria Ricorrente
La papillomatosi respiratoria ricorrente (RRP) è una malattia rara caratterizzata dalla crescita di papillomi nelle vie aeree, che può portare a sintomi quali disfonia, ostruzione respiratoria e, nei casi più gravi, coinvolgimento tracheobronchiale. La patologia è causata principalmente dai ceppi HPV-6 e HPV-11, gli stessi ceppi associati alla formazione di lesioni genitali, ma con la particolarità che in questo caso le lesioni si sviluppano nelle vie respiratorie.
Esistono due forme principali di RRP:
Forma giovanile: Colpisce neonati e bambini piccoli, e la modalità di trasmissione più accreditata è la trasmissione verticale durante il parto. Se la madre è portatrice di HPV attivo nelle vie genitali, il bambino può contrarre il virus durante il passaggio attraverso il canale del parto. E’ inoltre recentemente stata dimostrata la possibilità di un contagio transplacentare, prima che il neonato attraversi il canale del parto.
Forma adulta: In alcuni casi, l'RRP può svilupparsi più tardi nella vita, spesso associata a una trasmissione sessuale di HPV in età adulta. E’ importante sapere che il virus può essere contratto in un momento della vita (anche durante il parto) e riattivarsi in età adulta: lo sviluppo della malattia nell’adulto non è necessariamente associato a un contagio avvenuto per via sessuale.
La Trasmissione Verticale: Un Focus Importante per la RRP Giovanile
La trasmissione verticale dell'HPV avviene generalmente durante il parto vaginale. Le ricerche hanno dimostrato che i neonati esposti a HPV attivo nelle vie genitali materne hanno un rischio aumentato di sviluppare RRP. Questa trasmissione può avvenire quando il neonato inala il virus, che può successivamente stabilirsi nell'epitelio respiratorio, portando alla crescita di papillomi.
È interessante notare che non tutti i neonati esposti al virus sviluppano la malattia, suggerendo che ci sono probabilmente fattori genetici o ambientali che influenzano il rischio di insorgenza.
Nel 2023 è stato pubblicato uno studio che ha dimostrato inoltre la presenza del virus HPV nella versante fetale della placenta, suggerendo che la trasmissione del virus mamma-neonato possa avvenire non solo durante il passaggio nel canale del parto ma anche durante la gestazione per via trans-placentare.
La RRP nell'Adulto: Trasmissione e Fattori di Rischio
Negli adulti, la trasmissione dell'HPV che causa RRP è più spesso correlata a rapporti sessuali orali, soprattutto con ceppi HPV-6 e HPV-11. Anche se la malattia è rara negli adulti, i pazienti affetti richiedono spesso trattamenti frequenti e ricorrenti, in quanto la patologia tende a recidivare nonostante le terapie chirurgiche e mediche.
Prevenzione e Vaccinazione
Una delle scoperte più promettenti nella prevenzione dell'HPV è stata l'introduzione dei vaccini profilattici, come il Gardasil 9, che copre i ceppi più comuni associati alla RRP, inclusi HPV-6 e HPV-11. La vaccinazione profilattica, somministrata prima dell'inizio dell'attività sessuale, riduce significativamente il rischio di infezione da HPV e, di conseguenza, la possibilità di sviluppare la papillomatosi respiratoria ricorrente.
Conclusioni
La papillomatosi respiratoria ricorrente rimane una patologia complessa, ma comprendere le modalità di trasmissione dell'HPV offre uno strumento importante per la prevenzione. La vaccinazione gioca un ruolo cruciale nel ridurre il rischio di trasmissione e prevenire lo sviluppo di questa malattia debilitante, specialmente nei bambini.
Il nostro gruppo di lavoro, presso il Centro Laringologico a Trento-Ospedale San Camillo, si occupa attivamente della gestione chirurgica della RRP: tra le nostre raccomandazioni ai pazienti affetti c’è sempre quella di eseguire, oltre che la valutazione otorinolaringoiatrica per le localizzazioni nelle alte vie respiratorie,a valutazione urologica e ginecologica; è inoltre sempre raccomandato che gli stessi specialisti valutino il partner del paziente affetto da questa patologia.
Riferimenti Bibliografici
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